DANIEL BUREN | Fare, Disfare, Rifare

Dall’8 marzo al 27 luglio 2025, Palazzo Buontalenti ospita la grande mostra di Daniel Buren, una delle voci più autorevoli nella scena artistica internazionale. La rassegna, dal titolo DANIEL BUREN. Fare, Disfare, Rifare. Lavori in situ e situati 1968-2025, è realizzata da Fondazione Pistoia Musei con il sostegno di Fondazione Caript e in collaborazione con Galleria Continua. I curatori della mostra sono Daniel Buren e a Monica Preti, direttrice di Fondazione Pistoia Musei, ente di Fondazione Caript per l’arte e la cultura.
Attraverso un percorso che esplora l’opera dell’artista francese nato a Boulogne-Billancourt nel 1938, l’esposizione invita a scoprire dodici sale e la corte interna del palazzo, con una selezione di opere pittoriche eseguite tra il 1965 e il 1967, due Cabane del 1985 e del 2000/2019, alcuni alto-rilievi e opere luminose recenti, una sala dedicata ai disegni progettuali di lavori realizzati in Toscana e lavori appositamente creati/ricreati per Pistoia Musei. La mostra esplora come Buren trasforma gli spazi architettonici attraverso l’uso delle forme, dei colori e dei materiali, creando un dialogo continuo e indissolubile tra arte e ambiente.
L’esposizione si concentra, in particolare, sul legame di Daniel Buren con l’Italia e la Toscana, presentando opere realizzate nel nostro Paese che l’artista ha rivisitato e ricreato in un processo continuo di Fare, Disfare, Rifare. Con quest’idea, Buren mette in discussione e rielabora il proprio lavoro, investendo di nuovi significati progetti realizzati in Italia dal 1968 a oggi e invitando lo spettatore a riflettere sulla trasformazione dell’arte nel tempo e nei diversi contesti.
La cifra distintiva dell’arte di Daniel Buren è il motivo a strisce verticali alternate, bianche e colorate, sempre larghe 8,7 centimetri, provenienti dal tessuto industriale utilizzato dal 1965 per i suoi dipinti e ripreso dall’artista dopo il 1967 in opere realizzate in contesti urbani, in luoghi istituzionali e non dell’arte e della cultura. Questo dispositivo visivo di rigorosa semplicità, è divenuto il suo “outil visuel” [trad. “strumento visivo”). A partire dagli anni Settanta, i suoi lavori assumono una dimensione tridimensionale con materiali come tessuti stampati, carta, vetro, specchio, legno, plexiglas, etc. e sono realizzati in funzione del contesto che li ospita. Buren definisce questa pratica “in situ”, un approccio che rifiuta l’indipendenza delle opere, strettamente legate alle caratteristiche fisiche (spazio, architettura, materiali) e culturali (storia, tradizioni, comunità) dei luogi in cui egli crea e colloca i suoi lavori.
Palazzo Buontalenti è il fulcro attorno cui ruota l’intera esposizione, il percorso si estende poi in altre sedi di Pistoia Musei con nuovi lavori appositamente creati e si collega idealmente agli interventi che Daniel Buren ha realizzato nel territorio dagli anni Duemila, come la fontana Muri Fontane a tre colori per un esagono (2005-2011) nel parco di Villa La Magia a Quarrata e La Cabane Éclatée aux Quatre Salles (2005) nella Collezione Gori – Fattoria di Celle a Santomato di Pistoia.
Nello sdrucciolo della chiesa di San Jacopo in Castellare, sul muro esterno di Palazzo de’ Rossi, si trova l’intervento Dalla terrazza alla strada: livello, che coinvolge lo spettatore in un’esperienza visiva inedita. Rifacendosi alle azioni urbane degli Affichages Sauvages della fine degli anni Sessanta, l’artista adatta il proprio ‘strumento visivo’ al contesto cittadino, con una striscia con bande bianche e nere, disposte in alternanza dinamica, che sembra “slittare” sulla parete, adattandosi con naturalezza alla struttura architettonica.
In piazza del Duomo, all’esterno dell’Antico Palazzo dei Vescovi, Buren ha realizzato La facciata ai venti un’opera che si fonde con l’architettura, creando un dialogo con l’edificio storico. Una sequenza di tessuti a righe bianche e nere alternate e verticali, sospesa alle arcate del loggiato, viene animata da ventilatori producendo un movimento cromatico che richiama i motivi della Cattedrale, del Battistero e dello stesso palazzo.
Per tutta la durata della mostra, nell’Auditorium dell’Antico Palazzo dei Vescovi verrà proiettato il film À contre-temps, à perte de vue (2018) realizzato da Daniel Buren, che documenta il suo lavoro dalla fine degli anni Sessanta a oggi attraverso 52 capitoli tematici. Il film verrà presentato al pubblico da Francesco Tedeschi, docente di storia dell’arte contemporanea all’Università Cattolica del Sacro Cuore, il giorno 9 marzo a partire dalle ore 11 nel Saloncino della Musica di Palazzo de’ Rossi.
La rassegna sarà accompagnata da un ampio programma di attività collaterali per tutti i pubblici e da un catalogo (Gli Ori editori contemporanei) che includerà anche un’intervista a Daniel Buren realizzata da Monica Preti.
L’esposizione è promossa da Fondazione Pistoia Musei e Fondazione Caript in collaborazione con Galleria Continua, con la main partnership di Intesa Sanpaolo, la partnership di Conad Nord Ovest, con il supporto di Fondazione Nuovi Mecenati e delle aziende della Corporate Membership di Pistoia Musei (CMSA Società Cooperativa Muratori Sterratori e Affini, Confcommercio Pistoia e Prato, Conad Nord Ovest, Consorzio Leonardo Servizi e Lavori, Del Pinto Studio Legale e Associati, Diddi Dino & figli, Fabo Tape Solutions, Florence One, Formitalia, Publiacqua, Tosco Data, Vannucci Piante).
La mostra è realizzata, inoltre, con la partecipazione di Institut Français, Comune di Quarrata, Visit Pistoia e Consorzio Turistico della Città di Pistoia, e con il patrocinio di Ambasciata di Francia, Regione Toscana e Comune di Pistoia.
Date:
8 marzo – 27 luglio 2025
Luogo:
Palazzo Buontalenti, via de’ Rossi 7, Pistoia
Orari:
Mercoledì-domenica ore 10:00-19:00
Chiuso lunedì e martedì
Aperture straordinarie: Pasqua, Pasquetta, 22 e 25 aprile, 1° maggio, 2 e 3 giugno